A CASA TUTTO BENE – BRUNORI SAS

Gennaio 20, 2017
A casa tutto bene
Picicca Dischi
Number of discs: 1

Partecipazione nel progetto da parte di Francesco Caligiuri con il sax baritono e il clarinetto basso.

A tre anni di distanza da “Vol.3 – Il cammino di Santiago in taxi”, che lo ha consacrato come uno dei migliori narratori della sua generazione, Brunori Sas torna con il quarto album di inediti, in uscita a gennaio 2017 per la sua Picicca Dischi, dal titolo: “A casa tutto bene”.

Il disco (registrato nella casa padronale di una vecchia masseria del 1100 e prodotto artisticamente da Taketo Gohara) è musicalmente più complesso e stratificato, e si muove metaforicamente sulla tratta aerea Lamezia-Milano, quella che Brunori ha percorso spesso durante la stesura dei brani. Il mood risente così dell’influsso più ancestrale e sanguigno dei ritmi della Calabria, così come dei suoni più freddi e sintetici della metropoli. Largo quindi alle mandole del ‘700 mischiate ai sintetizzatori a modulazione di frequenza, e alle tessiture orchestrali che si fondono con i loop e le drum machine.  Il risultato è un quadro sonoro di grande coralità, in costante equlibrio tra due mondi apparentemente vicini ma molto lontani.

“Scrivere eleganti ballate sentimentali o ironici ritratti popolari, in questo momento storico, mi sembrava troppo comodo e forse poco onesto.”

Il racconto, rispetto al passato, abbandona la chiave ironica e i filtri poetici e si fa più sobrio e diretto. Le narrazioni sono spesso in forma di dialogo o composte da espressioni prese in prestito dalla rabbia omofoba dei social, dai locali dei Navigli o dai pub della provincia, dai tassisti romani, dalle vecchiette in sala d’attesa o dalle discussioni alle cene coi parenti.

I temi ricorrenti sono quelli dello spaesamento della nostra generazione, cresciuta con i grandi valori dei nonni e destinata a cercare una sua dimensione in assenza di riferimenti.

Canzoni che hanno a che fare con la necessità di affrontare le paure quotidiane e con la naturale e pericolosa tendenza dell’uomo contemporaneo di cercare riparo nella comfort zone casalinga, che spesso gli fa ignorare quello che accade fuori.

Quello che ne viene fuori è un ritratto di una società egoista, superstiziosa, irrazionale e autoreferenziale, di cui però spesso nostro malgrado condividiamo umori e sensazioni.

Un disco con poche risposte e tante domande.

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